Invecchiamento della popolazione, allarme sulle finanze dei Governi del mondo

L’invecchiamento della popolazione sta avendo un impatto significativo sulle finanze pubbliche a livello mondiale, secondo un avvertimento lanciato dal Financial Times basato sui dati delle agenzie di rating. L’aumento dei tassi di interesse, combinato con l’aumento delle pensioni e dei costi sanitari, sta mettendo a dura prova le finanze degli Stati, secondo Moody’s, S&P e Fitch.

Possibili cali di rating

La mancanza di riforme radicali potrebbe portare a una diminuzione dei rating sovrani a livello mondiale, creando un circolo vizioso in cui gli oneri fiscali aumentano e i costi dell’indebitamento salgono. La Federal Reserve degli Stati Uniti, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra hanno tutte aumentato i tassi di interesse questo mese ai livelli più alti dalla crisi finanziaria, facendo incrementare i costi del servizio del debito dei governi.

I dati demografici sono un fattore chiave già a breve termine

Secondo Moody’s Investors, i dati demografici sono un fattore di considerazione a breve-medio termine e stanno già influenzando i profili di credito sovrano. Fitch avverte che, sebbene i dati demografici si evolvano lentamente, il problema sta diventando sempre più urgente e più i governi rimandano l’azione, più dolorose saranno le conseguenze.

L’impatto dell’invecchiamento sulla popolazione attiva

Le agenzie di rating sostengono che l’aumento dei costi di indebitamento sta aggravando l’impatto dei cambiamenti nella popolazione in età lavorativa e dei crescenti costi delle spese sanitarie e pensionistiche. Questo ha un effetto sul debito nell’Unione Europea, dove la quota di popolazione sopra i 65 anni passerà dal 20% attuale al 30% entro il 2050, così come in Giappone e negli Stati Uniti. Uno stress test condotto da S&P indica che un aumento di un punto percentuale dei costi di indebitamento aumenterebbe di circa 40 punti il rapporto debito/PIL per Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti entro il 2060.

I profili demografici peggiori? In Europa Centrale e Meridionale 

Gli analisti evidenziano che i paesi dell’Europa centrale e meridionale presentano i profili demografici peggiori a livello mondiale. In particolare, la Germania sta affrontando un rapido invecchiamento della popolazione, la Spagna ha un deficit strutturale nel sistema pensionistico e la Francia sta affrontando sfide finanziarie nella gestione del problema. La Grecia è stata elogiata per le riforme radicali del suo sistema pensionistico dopo la crisi del debito. Al contrario, diverse economie asiatiche, come Corea, Taiwan e Cina, vedono peggiorare le prospettive a causa delle pressioni demografiche. S&P ha stimato che entro il 2060 circa la metà delle maggiori economie mondiali potrebbe essere declassata a spazzatura, rispetto al terzo attuale, se non saranno adottate misure per ridurre i costi dell’invecchiamento della popolazione.