I “numeri” di Ecobonus e Superbonus

Sono stati i protagonisti delle facilitazioni governative degli ultimi anni, volte a migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità degli edifici del nostro Paese. L’Ecobonus e il Superbonus, sovente criticati, hanno invece prodotto effetti più che apprezzabili anche per l’economia, la filiera delle costruzioni e addirittura per il gettito fiscale. Inoltre, hanno consentito di risparmiare sensibilmente sul consumo energetico, tasto dolente di questo periodo. Il Censis, attraverso una ricerca ad hoc realizzata in collaborazione con Harley&Dikkinson e la Filiera delle Costruzioni, ha fatto i “conti” in tasca ai due bonus.

Quali  sono stati gli effetti economici?

Il Censis stima che i 55 miliardi di euro di investimenti certificati dall’Enea per il periodo compreso tra agosto 2020 e ottobre 2022 legati all’utilizzo del Super ecobonus hanno attivato un valore della produzione nella filiera delle costruzioni e dei servizi tecnici connessi pari a 79,7 miliardi di euro (effetto diretto), cui si sommano 36 miliardi di euro di produzione attivata in altri settori del sistema economico connesso alle componenti dell’indotto (effetto indiretto), per un totale di almeno 115 miliardi di euro. E’ inoltre plausibile che una spesa così consistente abbia generato un gettito fiscale altrettanto rilevante. Attivando il Superecobonus una produzione consistente per via degli effetti moltiplicativi sul sistema economico, il gettito fiscale derivante da tale produzione aggiuntiva si stima possa ripagare circa il 70% della spesa a carico dello Stato per le opere di efficientamento sugli edifici. Ciò significa che 100 euro di spesa per Superecobonus costerebbero effettivamente allo Stato 30 euro, ridimensionando in questo modo il valore reale del disavanzo generato dall’incentivo. Il Mef ha registrato tra gennaio e settembre 2022 un incremento del gettito dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ed è verosimile pensare che proprio il comparto edile abbia considerevolmente contribuito a questa dinamica espansiva delle entrate tributarie.

Quali benefici in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale?

Il Censis ha inoltre stimato l’impatto del Superecobonus in termini di risparmio energetico realizzabile, parametro fondamentale per avviare un dibattito sull’efficacia di tale strumento. L’incremento medio del valore immobiliare delle unità abitative che hanno beneficiato della riqualificazione energetica è stimato tra il 3% e il 5%, a seguito di un salto di classe energetica dell’immobile. Il Censis stima che, sulla base dei dati disponibili, la spesa di 55 miliardi di euro generi un risparmio di 11.700 Gwh/anno, che corrispondono a 1,1 miliardi di metri cubi di gas, pari al 40% del risparmio energetico che il Piano emergenziale di riduzione dei consumi del settore domestico si prefigge di realizzare nell’autunno-inverno 2022-2023 (2,7 miliardi di metri cubi di gas).