Quasi 4,5 milioni di richieste per l’assegno unico e universale

E’ destinato a tutte le famiglie con figli l’assegno unico e universale attivato dall’Inps. Gli italiani hanno reagito positivamente a questa nuova iniziativa: lo conferma il numero di richieste già arrivate all’Istituto Previdenziale. Da inizio anno ad oggi, sono 7.259.181 i figli per cui è stato richiesto l’assegno unico e universale attraverso 4.497.281 domande già pervenute. Fino al 30 giugno sarà possibile inoltrare la domanda con il riconoscimento di tutti gli arretrati, calcolati a partire dal mese di marzo 2022. Praticamente la quasi totalità delle domande è stata elaborata in modo automatizzato. Quelle in esame alle sedi per verifiche non automatizzabili sono solo lo 0,5%, riferisce Adnkronos. Nessuna documentazione è stata chiesta ai cittadini e tutte le informazioni necessarie alla istruttoria sono state reperite da archivi Inps o di altri enti collegati in interoperabilità con Inps (Anpr, Agenzia entrate, ministero dell’Interno, Miur etc). 

La domanda si può presentare anche online

La procedura per richiedere l’assegno è semplice. La domanda può essere presentata sul sito web Inps, oppure tramite patronato o contact center. Per le domande presentate entro il 30 giugno 2022 saranno pagati gli assegni, se spettanti, a partire da marzo. Non è necessario avere un Isee al momento della domanda, in assenza di tale indicatore, o in presenza di un Isee superiore ai 40mila euro, l’assegno è corrisposto comunque, ma calcolato all’importo minimo previsto dalla norma. I percettori di rdc non devono presentare domanda, ma sarà loro riconosciuto d’ufficio l’assegno da Inps. I dati richiesti sono pochi (nella maggior parte dei casi solo il codice fiscale dei figli e dell’altro genitore, se presente, e le modalità di pagamen to scelte), selezionare pochi flag (che attestano il possesso di uno dei requisiti previsti dalla norma o permettono una scelta tra diverse soluzioni) e terminare la compilazione delle pagine on line e inviare la domanda in pochissimi minuti.

Serve lo Spid

L’utente accede alla procedura con Spid: troverà quindi precompilati nella prima pagina (dopo la home page che presenta i vari applicativi che permettono la domanda e la sua gestione) i suoi dati anagrafici. Deve quindi inserire i dati dei figli, un figlio alla volta. Le pagine da compilare sono al massimo 3, sono navigabili, e l’utente può sempre tornare in una precedente per modificare i dati già inseriti. Nella prima pagina vanno inseriti il codice fiscale del figlio e dell’altro genitore, va indicato se il figlio è disabile e selezionate alcune opzioni riguardanti il nucleo familiare. Vanno poi scelte le modalità di ripartizione dell’assegno (100% al richiedente, o ripartito al 50% tra i genitori), e flaggate le dichiarazioni circa il possesso dei requisiti per il diritto alle maggiorazioni previste dalla norma.