Casa, nel post Covid gli italiani la vogliono così

Comoda, accogliente, multifunzione, tecnologica. Con spazi verdi e aree per il lavoro. E pazienza se non è vicina al luogo di lavoro, tanto c’è lo smartworking. Ecco l’identikit – in pochissime parole – della casa perfetta degli italiani dopo la pandemia, come emerge da Casa Doxa, l’Osservatorio nazionale sugli italiani e la casa di BVA Doxa relativamente ai principali cambiamenti in atto nella società, realizzato tra aprile e maggio 2021 intervistando online oltre 7 mila famiglie del Belpaese. L’aspetto che più sorprende è che una larghissima fetta di nostri connazionali – circa due milioni in più – dopo l’esperienza dei lockdown e delle limitazioni ha deciso di cercare una nuova soluzione abitativa entro i prossimi quattro anni. Nel 2019 questa percentuale era del 22%, nel 2021 si arriva al 26%, pari ad un incremento di 2 milioni di persone. E proprio il lockdown è il fattore alla base di questo desiderio: il 53% di chi ha intenzione di cambiare casa nel prossimo quadriennio dichiara infatti che l’esperienza delle chiusure che si sono alternate per tutto il 2020 e l’inizio del 2021 ha fatto maturare questa scelta. 

Verde e vicini simpatici le priorità nella scelta

Cambiano anche moltissimo le priorità nei desiderata degli italiani. Oggi i “must-have” per la nuova casa sono soprattutto spazi verdi, come giardini e terrazzi dove stare a contatto con la natura, che diventano fondamentali per il 67% dei rispondenti (+9% rispetto al 2019). Ma aumenta anche il valore del buon vicinato (importante per 3 italiani su 5), che si è dimostrato prezioso in tempi di isolamento sociale con l’impossibilità di frequentare amici e parenti. Meno significativo è invece il “peso” della vicinanza dell’abitazione al luogo di lavoro: lo smartworking, ormai prassi abituale per moltissimi lavoratori, ha scardinato questa necessità mentre restano prioritari la vicinanza ai trasporti pubblici (55%) e la presenza di un garage o di un posto auto (65%).

Sostenibilità e salubrità fra le quattro mura

L’emergenza sanitaria ha anche acceso i riflettori su tematiche quali la sostenibilità e la salubrità, ad esempio la mobilità sostenibile. Per il 37% degli italiani, la presenza di colonnine elettriche rappresenta un driver di scelta. Nell’ambito domestico, sostenibilità e salubrità sono ormai due paradigmi: quasi la totalità degli italiani reputa importanti questi concetti se associati alla loro casa, e proprio l’esperienza pandemica appena vissuta ha contribuito a fare impennare la loro centralità.