Vacanze italiane, un terzo del budget destinato alla tavola

Per gli italiani, mangiare bene è una priorità, anche in vacanza. Lo dimostrano gli ultimi dati di Coldiretti-Ixè che, a seguito di un’analisi, dimostrano che le spese per la tavola rappresentano un terzo del budget destinato alle ferie 2019. Insomma, gran parte del “tesoretto” per le agognate vacanze è stato destinato per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. D’altronde, non è una sorpresa: l’analisi Coldiretti-Ixè rivela che per il 19% dei nostri connazionali è proprio la tavola la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per il 55% è tra i criteri tra cui optare per una meta piuttosto che un’altra.  

I conti in tasca ai vacanzieri

La spesa media degli italiani in vacanza si è attestata a 779 euro, il 5% in più del 2018, e di questi il 30% è stato “bevuto e mangiato”. Il 36% dei vacanzieri  – sottolinea la Coldiretti – ha consumato pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, il 12% in agriturismi, anche se uno su tre (il 33%) ha mangiato nelle case di proprietà o in affitto e non manca chi ha scelto paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. In ogni caso – precisa la Coldiretti quasi tre italiani su quattro (72%) in vacanza lontano da casa preferiscono consumare prodotti tipici del posto a chilometri zero per conoscere le realtà enogastronomiche del luogo. In sintesi, l’enogastronomia ha un fortissimo appeal, in particolare quella legata alla tradizione locale.

Cibo anche come souvenir

“L’enogastronomia vince anche tra i souvenir” spiega una nota di Coldiretti “con il 42% dei turisti che ha scelto proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura, magari acquistati in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori dove è possibile trovare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità”. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva.

“L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il buon cibo insieme al turismo e alla  cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame territoriale”.