Pubblica Amministrazione italiana: il record negativo per il debito verso aziende fornitrici di beni e servizi

Tra le tante eccellenze di casa nostra, c’è un primato che proprio non ci fa onore e che penalizza pesantemente le piccole e medie imprese. “L’Italia ha il record negativo in Europa per il maggiore debito commerciale della Pubblica Amministrazione verso le imprese fornitrici di beni e servizi, pari a 3 punti di Pil, vale a dire il doppio rispetto alla media Ue dell’1,4% del Pil. E nonostante si siano accorciati a 58 giorni i tempi medi di pagamento degli Enti pubblici, in molte aree del Paese rimangono ritardi allarmanti superiori a 100 giorni”. A supportare queste affermazioni forti è un’analisi di Confartigianato sui pagamenti nel 2016 di 6.547 amministrazioni pubbliche per una somma di 115,4 miliardi riferiti a 23,7 milioni di fatture emesse dai fornitori.

Il 62% degli Enti Pubblici non rispetta i tempi di pagamento

Stando alle rilevazioni, il 61,9% degli Enti pubblici non rispetterebbe i termini fissati dalla legge sui tempi di pagamento in vigore dal 2013. A dilatare i tempi oltre i 30 giorni è il 64,8% dei Comuni e il 54,5% degli altri Enti pubblici. Per quanto riguarda il servizio sanitario nazionale, il 46,9% degli enti non salda le fatture entro il termine dei 60 giorni stabiliti dalla legge.

Ma sono davvero numerosi i “lunghi” anche fra gli enti pubblici che gestiscono imposte e contributi: Agenzia delle Entrate, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Equitalia, Guardia di finanza, Inps e Inail. Questi enti, rivela Confartigianato, effettuano in media i pagamenti verso i fornitori in 50 giorni, che diventano 91 giorni per l’Agenzia del Demanio e 69 giorni per la Guardia di Finanza.

Il Molise il più lento, la provincia di Bolzano la più puntuale

A livello regionale i maggiori ritardi si verificano in Molise, dove la Pa paga i propri fornitori in 107 giorni. Seguono la Calabria con 98 giorni, la Campania con 83 giorni, la Toscana con 81 giorni e il Piemonte con 80 giorni. Dall’altra parte della classifica, quella con i tempi più stretti, si colloca la Provincia autonoma di Bolzano: qui per la Pa servono in media 36 giorni per saldare i fornitori. Tra le regioni “virtuose” si piazza poi il Friuli Venezia Giulia con 39 giorni, seguita dalla Valle d’Aosta con 41 giorni, Lombardia con 43 giorni, Veneto e Provincia autonoma di Trento a pari merito con 47 giorni.

I miglioramenti non bastano ancora

“Nonostante i miglioramenti ottenuti anche con le continue iniziative di Confartigianato c’è ancora molto da fare per garantire alle imprese il diritto ad essere pagate nei tempi stabiliti per legge. La soluzione è semplice e Confartigianato la indica da tempo: si tratta di applicare la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori verso la Pa”, ha concluso il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti.