Meno auto sulle strade con la mobilità condivisa

Meno auto sulle strade con la mobilità condivisa. Lo rivela una recente indagine condotta dalla società di ridesharing svedese Voi, che ha rilevato un netto calo dell’uso della macchina dove erano presenti altre possibilità di spostamento. Più di un terzo degli utenti Voi afferma di aver ridotto significativamente o completamente l’uso dell’auto. Il sondaggio dell’azienda di ride sharing , vede coinvolti 10.000 riders in tutto il continente. Ha mostrato che il 36% degli utenti di monopattini elettrici afferma di aver fatto un uso ridotto dell’auto. Un altro dato interessante della ricerca, diffusa in occasione della  Giornata internazionale della micromobilità (25 agosto), è che i monopattini elettrici sono utilizzati da ogni fascia di età. In più, il 35% dei riders utilizza esclusivamente monopattini elettrici per il proprio viaggio, mentre oltre il 55% combina viaggi in monopattino elettrico con il trasporto pubblico. Questo è in aumento rispetto al 47% dell’anno scorso.

Anche per spostamenti di lavoro
L’anno scorso più del 40% dei riders ha affermato che uno dei loro scopi principali per guidare uno scooter elettrico Voi era il divertimento. Da allora questo numero è sceso al 30%, con un numero maggiore di riders che affermano di utilizzare i monopattini per viaggiare per eventi di socializzazione (59%) e per recarsi al lavoro o a scuola (48%). Inoltre, anche le persone che vivono in periferia stanno riducendo l’uso dell’auto. Il 60% dei riders che vivono entro 30 minuti di trasporto pubblico dal centro città ha ridotto l’utilizzo dell’auto a causa dei servizi di micromobilità.

Enormi potenzialità di sviluppo

La micromobilità, seppur già ampiamente diffusa, è però solo all’inizio e le potenzialità sono enormi. Come ha affermato Fredrik Hjelm, co-fondatore e CEO di Voi, “Stiamo iniziando a vedere un impatto significativo con un numero maggiore di persone che utilizzano i monopattini elettrici insieme ai trasporti pubblici e persone di tutte le età che trovano un’alternativa flessibile ai viaggi in auto, o addirittura abbandonano completamente l’auto. Anche con oltre 100 milioni di corse e 100 città alle spalle, abbiamo solo scalfito la superficie di ciò che è possibile con la micromobilità condivisa e ci sono vantaggi ancora maggiori per le città europee, la loro aria e la qualità della vita mentre continuiamo in questo viaggio”.