Cala il tasso di disoccupazione: i dati di novembre 2017

Qualche buona notizia sul fronte dell’occupazione, specie quella giovanile. Il tasso di disoccupazione a novembre su base mensile scende all’11,0%, (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre), mentre quello giovanile cala al 32,7% (-1,3 punti). Lo ha appena reso noto l’Istat, l’Istituto nazionale di Statistica. A novembre la stima degli occupati torna a crescere (+0,3% rispetto a ottobre, pari a +65mila). Il tasso di occupazione sale al 58,4% (+0,2 punti percentuali)

I dati su base annua

Scende sia il numero dei disoccupati sia quello degli inattivi. L’analisi su base annua dell’Istat, infatti, rivela che i disoccupati sono -7,8%, -243 mila rispetto l’anno precedente, mentre gli inattivi -1,3%, -173 mila. Sul fronte giovani, a novembre 2017 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 32,7%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Tenendo conto anche di questi giovani inattivi, l’incidenza dei disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è invece pari all’8,6% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato), in calo di 0,3 punti rispetto a ottobre.Il tasso di occupazione dei 15-24enni cresce di 0,5 punti, mentre quello di inattività cala di 0,2 punti.

Situazione peggiore per gli ultracinquantenni

Per le persone più grandi di età, invece, le notizie sono decisamente meno rosee. L’Istat informa che il tasso di disoccupazione cresce su base annua tra gli ultracinquantenni (+0,3 punti percentuali), mentre cala nelle restanti classi di età con variazioni comprese tra -0,3 punti per i 35-49enni e -7,2 punti per i 15-24enni. Anche al netto dell’effetto della componente demografica, l’incidenza dei disoccupati sulla popolazione è in calo tra i 15-49enni, mentre cresce tra gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività cresce nell’ultimo anno tra i 15-24enni (+0,9 punti percentuali), rimane stabile nelle classi di età centrali tra 25 e 49 anni, cala tra gli over 50 (-1,8 punti).

Le donne restano le Cenerentole del mercato del lavoro

Le elaborazioni dell’Istat segnalano purtroppo che resistono delle forti differenze fra occupazione femminile e maschile. Il tasso di occupazione maschile su base annua,  per la fascia di età  compresa fra i 15 e i 64 anni, tocca il 67,6%, mentre quello relativo alle signore si ferma al 49,2%. Ancora peggiore il dato relativo agli inattivi nella fascia di età 15-64 anni: 24,6% per gli uomini e addirittura 43,9% per le donne.