Brindiamo: il vino torna sulle tavole degli italiani

Le famigli italiane riscoprono il piacere di sedersi a tavola con un bicchiere di vino ad accompagnare i pasti. Dopo qualche tempo in cui i consumi sembravano leggermente rallentati, i nostri connazionali dimostrano una rinnovata affezione verso il vino, a condizione che sia di ottima qualità.

Aumento record degli acquisti

Nel carrello della spesa, quindi, il vino non deve mancare. Nel 2017, infatti, si è registrato una crescita record del +6% da parte delle famiglie. Il merito dell’exploit è principalmente da attribuirsi ai vini Doc (+5%), alle Igt (+4%) e agli spumanti (+6%). Insomma, gli italiani si trattano bene, giustamente, privilegiando prodotti d’eccellenza. I dati emergono da un’ analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea, che mette in luce come il vino, dopo essere ritornato protagonista anche nei bar e nei ristoranti, registri un incremento del +3% anche sulle tavole di casa.

Tempo di vendemmia

Le buone notizie per il settore dell’enologia sono stati diffusi da Coldiretti proprio in occasione “del giro di boa della vendemmia, con oltre la metà dell’uva già raccolta” dichiara l’associazione agricola. “Questo cambiamento – spiega ancora la Coldiretti – è il risultato di una profonda svolta verso la qualità nelle scelte di consumo, come dimostra il fatto che a calare sono solo gli acquisti di vini comuni (-4%).”

La classifica dei consumatori mondiali

Sempre in base alle rilevazioni di Coldiretti, risulta che i principali appassionati di vino sono oltreconfine. “Complessivamente con 31,8 milioni di ettolitri di vino consumati nel 2016, gli Usa sono il primo consumatore mondiale, seguiti da Francia (27 milioni di ettolitri), dall’Italia (22,5 milioni di ettolitri), dalla Germania (20,2 milioni di ettolitri e dalla Cina (17,3 milioni di ettolitri)”.

Si beve meno ma si beve meglio

“Gli italiani bevono meno ma bevono meglio. Un vero successo nel tempo della globalizzazione, che premia soprattutto i vini locali. Ma cresce la domanda anche per le produzioni autoctone che, dopo aver rischiato la scomparsa, sono state recuperate e rilanciate: dal Pecorino al Primitivo, dal Pignoletto alla Ribolla Gialla e Traminer”a aggiunge ancora Coldiretti.

Vino italiano protagonista all’estero

L’analisi Coldiretti si conclude evidenziando che “Il vino italiano trionfa anche all’estero, dove ha registrato un nuovo record dell’export, con un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno quando aveva totalizzato 5,6 miliardi di euro. Un’ ottima notizia in un anno difficile per la vendemmia che nel 2017 sarà tra le più scarse dal dopoguerra a causa del maltempo e siccità”.